21 settembre 2002 : Ecomaratona di Trebbo di Reno : 6 x 7033 metri
Di Giuliano Nervo
Ho la fortuna / sfortuna di finire in 1° squadra Pontelungo (causa indisponibilità di alcuni top runner)… in effetti pur valendo un 37:37 sui 10000 non sono proprio tra i primissimi!
Per curiosità sono andato a ripescare la classifica Pontelungo del 10000 di Molinella del novembre 2002 ….eccola :
- Sgatti Alessandro 31:54
- Diani Lorenzo 33:53
- Caprioli Guido 34:38
- Tonelli Paolo 35:11
- Corigliano Antonio 35:36
- Diani Luca 35:39
- Nadalini Stefano 36:08
- Castellini Augusto 36:38
- Scalorbi Giuseppe 37:02
- Stefanelli Luca 37:22
- Scialpi Giuseppe 37:24
- Nervo Giuliano 37:37.
Come potete vedere, alcuni di questi sono ancora brillantemente in attività…..vedi Sgatti anche se si fa vedere un paio di volte all’anno….. Lorenzo Diani, Paolo Tonelli, Antonio Corigliano, Stefano Nadalini e Augusto Castellini.
Di questa bellissima lista sono appena il 12°…ma ritorniamo alla staffetta : dico fortuna perché la mia squadra ha serie probabilità di arrivare nelle primissime posizioni…dico sfortuna perché di quella squadra mi sentivo il peggiore…e senza dubbio lo ero.
Ma la sfiga vuole che la mia squadra al finire della terza frazione è in testa con un minuto circa di vantaggio sul Castenaso (preso su un passaggio al 5° kilometro del nostro 3° frazionista) dopo che lo Sgattone (Sgatti Alessandro) 1° frazionista s’era involato solitario ed Antonio Corigliano e Danilo Bragaglia avevano mantenuto un discreto vantaggio ! ….quindi tocca a me come 4° frazionista… (dico sfiga perché a me tocca uno dei più forti…un tale Andrea Arbizzani che proprio non conoscevo… che tra l’altro aveva un braccio fasciato …o era ingessato ? boh).
Vedo arrivare Danilo, facciamo il cambio e parto deciso sulla strada di ghiaino che porta all’argine (saranno 600 metri), ma il terreno non è proprio velocissimo (la mia media finale sarà di circa 4:00 al km …..come arrivo alla prima curva per curiosità mi giro pensando di non avere nessuno alle spalle…..ma …..vedo uno rosso come un peperone che sta andando a manetta menando un braccio solo…..mi rigiro perché non credo ai miei occhi ….e vedo proprio Arbizzani vicinissimo!
Penso tra me e me che sarà partito a 3’ al km e quando mi prenderà scoppierà di brutto…..e quindi aumento per fargliela sudare……ma questo pazzo scatenato mi prende un po’ prima del 2° km e mi passa come una Ferrari asfalterebbe una 500 degli anni ’60.
Mi sento una cacca e le gambe diventano di piombo e penso immediatamente ai miei compagni di squadra…..ma ho subito un pensiero positivo ed è questo che voglio condividere con voi……l’importante è fare squadra! Ognuno fa la sua parte e contribuisce al risultato ed è quello lo spirito che deve primeggiare su tutte le altre logiche.
Per la cronaca, sto Arbizzani mi rifila altri due minuti (un totale di 3 minuti su 7 km…..una Caporetto per me) e nonostante gli sforzi di Luca Stefanelli (5° frazionista) e di Cavallo Pazzo Guido Caprioli (6°) rimaniamo secondi dietro al Castenaso con il tempo finale di 2:41 (la distanza totale era una maratona).
Ma tutti i miei compagni sono contenti del risultato e ricordo con piacere che tutti si sono prodigati nel consolarmi.
26 Giugno 2003 : Staffetta del Pioppeto Mattei 4 x 1050 metri
Di Lorenzo Diani
Siamo sulla linea, li guardo in faccia, c’è qualcosa di diverso, non hanno le solite facce, questi sono … Si parte, gomito a gomito, ma mi prendono alla sprovvista, sono tutti velocissimi e alla prima curva sono già in seconda fila, ma allora qua bisogna fare sul serio. Incremento la velocità abbastanza da stare nel gruppo di testa … ok, questo è il passo dei miei 400 m, tra poco morirò. Preoccupante, molto preoccupante.
Seconda curva, siamo ancora qua, rettilineo via leggeri, mente serena, sembra facile.
Ora arriva la parte divertente, giro di boa a palla e seconda metà. L’acido lattico sta entrando in circolo e saturando i miei muscoli, il respiro si fa affannoso, ma io devo tenere quella schiena, devo rimanere in scia. Costi quel che costi. Siamo ancora lì, tutti al massimo delle nostre possibilità, c’è Teo davanti insieme a quello del Cus, che disegnano le traiettorie, poi i due giovani del Castenaso, poi Rossi e dietro io.
Nonostante le mie ripetute brevi, non ci sono storie, questa velocità io non ce l’ho, e non posso inventarla. Ma non sono il solo in crisi, anche Rossi perde qualcosa e così è più facile rimanergli attaccato. Ecco l’ultimo rettilineo, intorno ci sono persone, sento le voci, vedo la strada e la schiena, le gambe urlano e sento il cuore pompare, ma l’arrivo è ancora lontano, laggiù.
Tieni duro. Resisti. In questi istanti cerco di aumentare, ma non ce n’è più, sono finito, allora guardo avanti e vedo che là in fondo c’è un uomo con una canotta verde e nera.
Eccomi, ora tocca a te.